Le Unioni Civili come i Matrimoni per i dipendenti pubblici
Le Unioni Civili nel pubblico impiego
Il nuovo contratto dei dipendenti pubblici prevede per le unioni civili il diritto ai 15 giorni di permesso matrimoniale, e l’equipazione di nozze ed unioni civili in tutti i tipi di congedi e permessi.
Il testo, presentato ieri dall’Aran ai sindacati, come bozza per il nuovo contratto per la pubblica amministrazione, riguarda solo gli statali in senso stretto ma evidentemente le indicazioni saranno successivamente estese al resto dei lavoratori.
Queste modifiche al contratto dei dipendenti pubblici nasce al fine di assicurare la messa in atto della legge 76 del 2016 sulle unioni civili tra persone dello stesso sesso che prevedeva che le parole “coniuge”, “coniugi” o termini equivalenti, si applicano anche a ognuna delle parti dell’unione civile tra persone dello stesso sesso.
Altre modiche previste dal nuovo contratto dei lavoratori del pubblico impiego sono:
- la possibilità di dividere in ore i permessi per motivi familiari o personali (per un totale massimo di 18 ore).
- la possibilità di godere su base giornaliera od oraria di permessi ad hoc per visite mediche ed esami diagnostici.
- le ferie vengono sospese da malattie documentate che si siano protratte per più di tre giorni oppure che abbiamo portato ad un ricovero ospedaliero.
- Le tutele previste per le terapie salvavita vengono estese anche ai giorni di assenza dovuti agli effetti collaterali dei trattamenti stessi.
Piccoli passi verso un paese più democratico!
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