Mancano pochi giorni al 25 dicembre… le regole per non sbagliare dono!
PERCHè a NATALE ci SCAMBIAMO DONI?
Per il Mondo Cristiano la pratica di fare regali a Natale viene fatta risalire ai doni di Oro, Incenso e Mirra portati dai Re Magi per la nascita di Gesù ma già ai tempi degli Antichi Romani le persone si scambiavano dei Rami Consacrati il primo gennaio come augurio di prosperità e di abbondanza. Secondo la leggenda fu il re dei Sabini Tito Tazio ad iniziare questa tradizione chiedendo in dono ai suoi sudditi per ogni capodanno un Ramoscello d’Alloro o di Ulivo colto nel bosco sacro della dea Strenia dal cui nome deriva la parola Strenna.
Dopo la scoperta dell’America i primi coloni olandesi introdussero San Nicola, ovvero Santa Claus, nel nuovo mondo ed iniziò a svilupparsi una cultura del Natale in cui venivano fatti regali non strettamente religiosa.
OPERE ISPIRATE e che HANNO ISPIRATO il NATALE
L’idea del Dono di Natale ha assunto nuove dimensioni nel XIX secolo con due commoventi opere:
“Il dono dei Magi” di O. Henry, un racconto su una giovane e squattrinata coppia, Jim e Della, che desidera disperatamente potersi comprare l’un l’altra i doni di Natale. All’insaputa di Jim, Della vende il suo bene più prezioso, la sua splendida capigliatura, per poter comprare una catenina di platino per l’orologio del compagno; Jim, all’insaputa di Della, fa la stessa cosa e vende proprio l’orologio per comprare dei preziosi pettini per i capelli dell’amata.
“Canto di Natale” di Charles Dickens, una delle più famose e commoventi storie sul Natale. Narra della conversione dell’arido e tirchio Ebenezer Scrooge visitato nella notte di Natale da tre spiriti, il Natale del passato, del presente e del futuro, preceduti da un’ammonizione dello spettro del defunto amico e collega Jacob Marley.
Nel 1963 anche l’estetica di Babbo Natale cambia: Santa Claus disegnato da Thomas Nast per Harper’s Weekly è un Babbo Natale anziano, paffuto, barbuto, in pelliccia e con un’aria da bonaccione a differenza dell’uomo magro e atletico con cui lo si era rappresentato fino a quel momento!

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Questi tre autori contribuirono a rendere Babbo Natale e gli altri aspetti della festività del Natale come oggi li conosciamo-

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I 3 ERRORI PRINCIPALI nella SCELTA del REGALO di NATALE
Uno studio dei ricercatori della Carnegie Mellon University ha evidenziato perché spesso si sbaglia a scegliere i Regali di Natale: il donatore vuole stupire il ricevente con un regalo che può essere usato subito, mentre quest’ultimo è più interessato a un regalo che abbia valore nel tempo.
I tre errori principali che si fanno al momento della scelta sono:
–Regalare qualcosa di inaspettato quando il ricevente ha già espresso una lista di desideri. Meglio prima indagare su eventuali preferenze…
–Concentrarsi su regali concreti, di cui si possa usufruire al momento trascurando la possibilità di scelte ‘esperienziali’ come dei biglietti per un concerto o un massaggio, che possono dare beneficio in un secondo momento e che fanno sentire molto di più a chi li riceve il legame con chi li fa.
–Fare regali “etici”, come ad esempio una donazione, che possono essere apprezzati sul momento ma poi danno luogo a delusione in chi li riceve.
Anche una spesa elevata non è una garanzia di successo del regalo, se non si è sufficientemente empatici con i desideri del destinatario.
DIFFERENZA tra REGALARE e DONARE
Regalare e donare non sono sinonimi.
Regalare deriva dal termine “regale” e sta ad indicare l’elargizione di un tributo a chi meriti un riconoscimento in quanto “regale” o a compensare un debito verso qualcuno nei confronti del quale si debba manifestare riconoscenza. In questa accezione il Regalo di Natale rappresenta una sorta di dazio da offrire perché si deve, a chi, tra familiari, amici e conoscenti è reputato meritorio quasi per diritto naturale.
Facile è accumulare sotto l’albero pacchetti-regalo che non portano con sé nessuna emozione a parte, forse, il sollievo di una incombenza assolta.
Donare viene invece dal verbo “dare” nel senso più pieno e profondo del termine: significa offrire qualcosa che testimonia amore e farlo in modo incondizionato senza sentire di dovere nulla all’altro o di pretendere nulla dall’altro… Il dono, a differenza del regalo, è un omaggio ai sentimenti, e non alla persona.
La profonda differenza tra dono e regalo è che il regalo è quantitativo mentre il dono è qualitativo. Il regalo è un dovere mentre il dono è un simbolo che esprime l’affetto di chi dona per chi riceve!

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